di: Cucina Popolare Frentana

Ecologica, sostenibile e antispreco

Valori e sapori della cucina popolare frentana.

Terra di antiche origini, l’Abruzzo può essere considerata, una di quelle regioni in cui le tradizioni gastronomiche vengono ancora conservate nella quotidianità dell’alimentazione familiare. Custodite da nonne e madri, le ricette, che sono innanzitutto cura nella scelta delle materie prime e attenzione nelle preparazioni, come la pratica di certi interessanti rituali di natura simbolica, propiziatoria, germinativa, rischiano però di essere perse.

L’Abruzzo ha carattere cantonale, “deve essere veduto, ricercato di valle in valle, in cento piccole capitali dei monti”, scriveva Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia” per questo con il progetto “Cucina popolare frentana: tracce d’identità” e con questo sito vogliamo raccontare l’ingente patrimonio della cultura popolare del territorio frentano, a partire dalla vigile memoria di quella sorta di matriarcato silenzioso che sono, e sono state, le donne di tutte le generazioni.

Cultura del cibo

La pasta alla chitarra

Come recuperare, e soprattutto, diffondere e comunicare il valore che la cultura che la cucina popolare porta con sé? Come restituire, attraverso pratiche tangibili e riconoscibili, conoscenze e abitudini della civiltà contadina e l’incanto solido e misterico di certi riti legati alla cucina popolare?

Siamo partiti dalla ricetta per parlare di cibo, di come si produce e di come si trasforma. Abbiamo ritrovato, in quelle preparazioni e in certi rituali, il valore intrinseco della civiltà agro-pastorale di questo territorio ricco e meraviglioso che dalla Majella orientale guarda il mare. Abbiamo fatto memoria attiva e narrato ciò che quella preparazione o quel singolo prodotto hanno rappresentato e rappresentano per l’economia locale.

Fare memoria e costruire un cammino moderno

La chitarra

La cucina popolare è cultura, identità; è legame con la terra e con il lavoro. È una cucina basata sulla semplicità e su materie prime spesso umili. Ogni prodotto e ogni ricetta hanno storie e tradizioni spesso antiche di secoli. Parlare di cibo, significa parlare di salute, benessere, conoscenza dei tempi e delle stagioni della natura e del rapporto che lega gli uomini alla loro terra e fa nascere i prodotti più buoni. Ma significa anche consapevolezza delle sequenze dei processi di lavorazione che consentono di trasformare determinate materie prime in prodotti finiti di uso quotidiano. Per questo riteniamo che parlare di cucina popolare oggi sia insieme uno strumento per fare memoria e per costruire un cammino moderno capace di stimolare sensibilità nuove e generare economie nuove, in un processo che porti alla conoscenza delle produzioni locali, degli operatori, di nuovi spazi di consapevolezza.

L’impegno è a sostenere e tutelare i piccoli produttori per non perdere la tradizione, raccontando al meglio il territorio frentano più autentico, partendo dalla cucina da un ingrediente da proteggere, l’artigianalità con l’obiettivo di custodire il patrimonio di saperi che esiste dietro a ogni piatto. Grazie, quindi, alle ostesse e agli osti che sono il cuore del progetto e che raccolgono ogni giorno questa sfida.

Gal Maiella Verde e Slow Food Lanciano