di: Cucina Popolare Frentana

Sagnette e ceci con il peperone di Altino

Taverna Cuore rosso

Quella per la cucina è una passione che Mariagrazia D’Alonzo coltiva sin da bambina.

Ricorda ancora quando preparò “le sagn a pezz” per la sua famiglia impegnata nel lavoro nei campi. I passaggi memorizzati guardando la nonna che impastava acqua e farina, tirava la pasta con il cannello e la tagliava a rombi irregolari. E poi ancora il sugo semplice e i ceci messi in ammollo dalla sera prime, in acqua con un po’ di sale. Oggi quella giovane cuoca è la titolare della Taverna Cuore Rosso di Altino e porta in tavola ogni giorno ciò che ha imparato da piccola.

In tavola

 

Tra gli ingredienti che non mancano mai nella cucina di Mariagrazia c’è il peperone rosso del quale, da poco più di un decennio, è stato recuperato il seme e valorizzata la coltivazione seguendo un disciplinare rigoroso. Coltivato ad Altino, piccolo centro della provincia di Chieti e nei territori di altri Comuni dell'Aventino (Archi, Perano, Roccascalegna, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro ed Atessa), il peperone rosso di Altino, di taglio piccolo, a corno e chiamato nel dialetto locale “a cocce capammonte” (a testa all’insù), proprio perché il vegetale è curvato verso l’alto. Questa spezia è utilizzata per realizzare una grande varietà di piatti, dagli antipasti, ai primi, ai secondi, alla ricetta pizz e foje, ed è un elemento principale nel condimento di insaccati di maiale fra cui la ventricina vastese. A tutela del peperone dolce di Altino, che è Presìdio Slow Food, è nata un’associazione con il compito di promuovere iniziative di produzione e valorizzazione del prodotto attraverso manifestazioni, festival itineranti, corsi di formazione e progetti di filiera.